Riportiamo la dichiarazione rilasciata dal sindaco di Valdidentro Massimiliano Trabucchi e dai componenti del gruppo di maggioranza a seguito dall’articolo pubblicato in data 01 agosto 2017 sul quotidiano “Il Giorno”.
«La posizione dell’amministrazione comunale di Valdidentro in merito alla questione dell’acqua termale è ben nota sin dal mese di maggio quando, nella presentazione del programma elettorale, la lista Valdidentro Venti27 aveva espresso motivati dubbi sulla sostenibilità economica della struttura ipotizzata dall’attuale minoranza in area Forni, in particolare per costi di gestione di difficile copertura con la previsione della gratuità per i residenti. Altro elemento di criticità che rileviamo nella posizione espressa dall’Avv. Trabucchi riguarda un “presunto” bacino d’utenza che – secondo quanto da lui affermato – non si porrebbe in competizione con Bormio Terme, ma addirittura in complementarietà con i Bagni di Bormio!
In realtà Bormio Terme offre un servizio completo per il relax delle famiglie e proprio in questo ambito la sinergia con QC Terme (la società che gestisce Bagni Nuovi e Bagni Vecchi) è una chimera: è plausibile l’idea dei genitori che si rilassano nel prestigioso resort lasciando i figli con meno di quattordici anni alle “vaschette” dei Forni?
Bisogna anche dire che sul progetto di cui parla Ezio Trabucchi ci sono pochissime informazioni progettuali, assolutamente insufficienti per capire cosa si possa fare con due litri di acqua al secondo. Nella risposta all’interrogazione presentata in Consiglio Comunale abbiamo specificato che “se e quando dovesse essere disponibile per il Comune di Valdidentro l’utilizzo di acqua termale, è nostra intenzione utilizzarla per la formazione di percorsi ludico-didattici specifici, da valutare in base alla reale quantità e alle possibili modalità di utilizzo concordate tra le parti”.
L’assessore Ivano Schivalocchi e il consigliere Enrico Maccarini hanno già effettuato due incontri con l’architetto Andrea Forni che ha ricevuto l’incarico di redazione del progetto preliminare della riqualificazione dell’area. Hanno fornito le indicazioni per eliminare la realizzazione di piccole vasche per l’acqua termale e la struttura dedicata a locale spogliatoi e docce. I fondi previsti saranno dirottati sulla realizzazione di un parco ludico didattico con tema “La lavorazione del ferro”. Questo nuovo assetto del progetto si integrerà con le costruzioni già esistenti dove si realizzerà un centro di coordinamento che abbiamo provvisoriamente chiamato “Scuola di montagna” e che offrirà spazi a scuole, residenti e turisti sulla conoscenza della montagna.
Il nostro orientamento ha l’ambizione di coniugare tecnologia, cultura, storia, gioco e spazio per le famiglie in un panorama unico in alta Valtellina. Le più recenti analisi legate al turismo vedono privilegiate le iniziative che esprimono unicità del prodotto e differenziazione dell’offerta: l’intervento nell’area forni ha proprio questa finalità.»

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