Martedì 25 giugno, alla presenza di un pubblico numeroso e molto attento, l’Amministrazione Comunale di Valdidentro ha presentato ufficialmente il progetto “Case Vive”; l’Assessore al Turismo Matteo Dessì ne ha ripercorso le tappe spiegando che l’obiettivo di questo importante operazione è quello di incrementare l’affittanza degli appartamenti presenti sul territorio del Comune di Valdidentro, generando a loro volta un indotto a favore di tutta la popolazione.
L’iniziativa, promossa e sostenuta da parte dell’Amministrazione Comunale, grazie al supporto operativo della Pro Loco, ha visto la sua genesi durante la campagna elettorale del 2017, quando il gruppo Lab Venti27 ha compiuto un’analisi dettagliata dello stato di fatto delle seconde case presenti sul territorio comunale. “Sono 3500 le seconde case presenti in Valdidentro e per gran parte dell’anno questi appartamenti rimangono totalmente chiusi senza portare alcun beneficio al territorio”, sottolinea Dessì.
Da qui l’avvio dell’ambizioso progetto, portato avanti da un gruppo di lavoro coordinato dall’Assessorato al turismo, allo scopo di tramutare in opportunità quella che indubbiamente rappresenta al momento un elemento di criticità.
“Dopo una serie di incontri con player internazionali del calibro di Airbnb, nel mese di agosto dello scorso anno abbiamo lanciato un sondaggio online rivolto ai possessori di seconde case nel Comune di Valdidentro, allo scopo di verificare la situazione”, sottolinea Dessì. “I risultati hanno di fatto confermato gli elementi che la nostra analisi aveva già evidenziato.”
Dal sondaggio emerge che l’80% degli intervistati, principalmente proprietari di appartamenti non residenti nel Comune di Valdidentro, si è detto interessato ad affittare il proprio appartamento per soggiorni brevi e metà di loro sarebbe disponibile ad affittarlo anche stagionalmente. Il 60% degli intervistati non ha mai affittato in passato e, dato ancor più significativo, un terzo di loro dichiara di non aver usufruito della propria seconda casa nemmeno un giorno negli ultimi cinque anni, mentre il 45% di loro ne ha usufruito, ma soltanto per periodi brevissimi e comunque inferiori ai 30 giorni l’anno.
Dopo l’illustrazione dell’analisi l’Assessore Dessì ha poi introdotto le modalità per prendere parte all’iniziativa. Le persone interessate, individuate in quattro principali categorie di soggetti (proprietari di appartamenti, gestori, addetti alle pulizie e consulenti professionali), potranno entrare a far parte dell’operazione “Case Vive” tramite un’iscrizione totalmente gratuita presso la Pro Loco. Qui verranno inseriti all’interno di appositi registri in base alla categoria prescelta e potranno dare il consenso a comunicare i loro dati agli altri aderenti. I registri saranno pubblici e consultabili da tutti gli aderenti delle alter categoire che ne faranno richiesta; al momento dell’iscrizione, per inquadrare meglio l’attività e le necessità, verranno richieste agli aderenti una serie di informazioni che rappresenteranno poi la base di consultazione per tutti gli altri aderenti che potranno poi proporsi ai soggetti appartenenti alle altre categorie.
In tutto questo il ruolo della Pro Loco. L’ufficio turistico fungerà da coordinatore e da punto di riferimento dell’intera iniziativa e si limiterà alla creazione dei rapporti lavorativi tra gli aderenti al progetto, lasciando a questi ultimi completa libertà in merito alle modalità.
Per poter entrare a conoscenza di tutti i dettagli operative sono stati predisposti inoltre una brochure dedicata (clicca qui per sfogliarla) e un sito web (www.casevive.it) dove è possibile visualizzare tutte le informazioni relative all’iniziativa “Case Vive”.
“Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno preso parte con me a questo importante progetto; ognuno dei componenti del gruppo di lavoro ha portato un prezioso contributo all’operazione,” conclude Dessì. “Siamo consapevoli di essere solo all’inizio di quella che è un’operazione che si svilupperà in più fasi; ad essa ci sono particolarmente affezionato perché rimango fermamente convinto che per la nostra località e per l’intero comprensorio di Bormio può rappresentare un punto di svolta importante. L’auspicio è che le parti interessate trovino nell’iniziativa “Case Vive” lo stimolo per potersi mettere in gioco.”