Non amiamo le polemiche, soprattutto se sono sterili e preconcette. Per questa ragione riteniamo inutile alimentarle, a meno che le inesattezze sulle quali si basano non superino il livello di guardia. E in questo caso il livello di guardia è stato superato da un pezzo.
Si è molto parlato in questi giorni della gestione di due aree di proprietà comunale, lo Ski Stadium e il Planecc, ed è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza.
Partiamo da quest’ultima. Nell’area è stata realizzato, dalla precedente amministrazione, un campo da calcio sintetico il cui utilizzo, come succede per gli altri campi di questo tipo in Valdidentro, deve essere presidiato, per evitare danneggiamenti alla struttura. Questo presidio rappresenta un costo, che si va a sommare agli enormi costi di gestione di tutte le strutture di proprietà comunale. Per questa ragione, sin dalla campagna elettorale, abbiamo proposto di fare in modo che, attraverso ulteriori interventi di riqualificazione e la realizzazione di un piccolo chiosco, la gestione dell’area possa diventare, in un futuro non lontano, “autosufficiente” e non rappresentare più un costo per l’Amministrazione.
In data 9 febbraio 2018 è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’indagine di mercato, sia sull’albo pretorio online del Comune di Valdidentro sia, onde garantire una maggiore visibilità, sulla nostra pagina Facebook ufficiale “Venti27”. Il post in questione ha avuto oltre 3.700 visualizzazioni e nello stesso veniva esplicitato come nel bando fossero contenute tutte le informazioni necessarie per poter partecipare alla gara di gestione, oltre che del chiosco, del campo da calcetto, degli spogliatoi e dell’area verde. Una gestione ben diversa rispetto a quella di un semplice bar, che comprende una nutrita serie di attività da svolgere. Malgrado l’ampia visibilità sono pervenute al Comune solo tre manifestazioni di interesse e un solo soggetto, alla fine, ha partecipato alla gara. Evidentemente non tutti hanno ritenuto questa opportunità quella miniera d’oro che si vuol far credere.
L’area è stata quindi affidata con un impegno del Comune di 3.963€ per un solo anno. Visti i buoni risultati e l’avviamento dell’area di questa stagione estiva, rimetteremo in gara la gestione dell’area per le prossime stagioni e contiamo che l’attività del chiosco possa essere sufficiente alla remunerazione dell’operatore che si aggiudicherà la gestione. Raggiungendo quindi l’obiettivo che ci eravamo posti, quello di gestire e presidiare l’area a costi per il Comune prossimi allo zero.
Veniamo quindi allo Ski Stadium. Questa struttura adibita a bar è stata affittata con un contratto di 6 + 6 anni nel 2011. L’intera area presentava numerosi elementi attrattivi anche alla luce dalla pluriennale gestione del bar svolta prima del 2011 da un altro gestore. Il corrispettivo per la locazione dello stabile era stabilito in 8.200 € annui oltre alle spese per la corrente elettrica e il riscaldamento. Tale contratto è stato poi rivisto a giugno 2013 dall’attuale minoranza, la quale era intervenuta per levare le spese di riscaldamento e dell’energia elettrica facendole accollare al Comune e sgravando il gestore anche dalla gestione della sala riunioni al primo piano. Nel 2017 l’attuale gestore ha esercitato il proprio diritto a rinnovare per altri 6 anni la gestione dello stabile. Chiaramente qui non si taglia l’erba, non si gestiscono strutture sportive, non si puliscono spogliatoi e, contrariamente a quanto avviene per il Planecc, l’attività si sviluppa su tutto l’anno e non solo nei tre mesi della stagione estiva.
E’ subito evidente che un paragone tra questi due modelli gestionali, privo di una corretta distinzione tra le attività che i gestori devono svolgere, è semplicemente strumentale.
Veniamo quindi all’attuale gestore dello Ski Stadium. L’ultimo contatto che abbiamo avuto con la Sig.na Bobes risale al 12 aprile scorso quando durante l’incontro ci aveva segnalato dei problemi relativi alla Scuola Sci ed al noleggio sci che, secondo lei, non sarebbero in grado di fornire un servizio adeguato. Problemi nei confronti dei quali ci siamo impegnati a cercare una soluzione per la prossima stagione invernale. Da aprile al 24 luglio 2018, data in cui abbiamo ricevuto la disdetta del contratto, non vi è stato più alcun contatto. Nulla ci è stato riferito in merito a problemi emersi in questo lasso di tempo: se ne fossimo venuti a conoscenza avremmo provato a cercare una soluzione, come siamo abituati a fare. La stessa lettera di disdetta pervenuta, non fa alcun cenno a problemi o mancanze da parte del Comune.
Evidentemente la Sig.na Bobes ha preferito altri interlocutori e rilevando i velati riferimenti presenti in rete nei giorni antecedenti l’invio della disdetta, si potrebbe anche fare qualche supposizione, ma tutto questo interessa poco. E’ più interessante rilevare come si sia deciso di dare i sei mesi di disdetta del contratto in modo da far cadere il rilascio dei locali esattamente a metà della stagione invernale. Scelta questa che potrebbe apparire studiata a tavolino per pregiudicare l’esito della prossima stagione. Faremo tutto il possibile per evitarlo.
Il nostro ruolo ci impone di dare risposte e anche in questo caso ci avremmo provato volentieri, ma si è preferito rivolgere le domande ad altri. Non ci resta che prenderne atto e pensare al futuro.
Massimiliano Trabucchi, Claudia Martinelli, Elisabetta Gurini, Matteo Dessì, Ivano Schivalocchi, Reman Sosio, Giacomo Giacomelli, Enrico Maccarini, Moreno Balatti