Nicola Martinelli

CHI SONO

Nato e cresciuto in Valdidentro, mi sono innamorato delle nostre montagne grazie ai miei nonni che mi hanno trasmesso il rispetto per la natura. Amante e praticante, lo sport per me non è solo una grande passione ma un vero e proprio stile di vita. Grazie all’esperienza maturata praticando ciclismo agonistico per oltre 10 anni, ho imparato quelli che secondo il mio modesto parere sono i valori fondanti dello sport e che dovrebbero essere rispettati nella vita di tutti i giorni. Credo che questi valori potranno aiutarmi in un eventuale esperienza amministrativa. Assoluta importanza riveste il lavoro di squadra, che mi ha permesso di raggiungere numerosi obiettivi; la lealtà, il senso di responsabilità ed il rispetto per gli avversari; lo spirito di sacrificio e la dedizione che mi hanno permesso di gareggiare a livello internazionale under 23, e mi hanno insegnato che senza impegno non si può costruire nulla.

UNA PRIORITA’ PER LA VALDIDENTRO

Le priorità della Valdidentro, a mio parere, devono essere lo sviluppo combinato di due settori trainanti della nostra economia e del nostro comune in genere: il turismo ed il territorio. Sviluppando politiche specifiche e migliorando una serie di servizi come, ad esempio una rete di trasporti più capillare, oppure un sistema di raccolta rifiuti più efficiente, potremmo garantire una maggiore attrattività turistica ed inoltre alzeremmo lo standard qualitativo della vita di ogni cittadino.
Tutelare la bellezza delle nostre valli è un punto che mi sta molto a cuore: a mio parere sono tra i luoghi più belli al mondo e se valorizzate nel modo adatto non hanno nulla da invidiare ad altre realtà montane.

COME VORRESTI VALDIDENTRO NEL 2027

Il mio sogno, in una prospettiva decennale, sarebbe avere un comune che offre più servizi e meglio erogati alla propria cittadinanza, servizi concreti, utili ed in qualche caso necessari per poter garantire un’adeguata fruizione del territorio e delle iniziative che su questo si sviluppano. Un comune che collabora in modo attivo con la propria cittadinanza ascoltando le necessità ed i problemi che da questa provengono, incentivare le iniziative delle associazioni e l’investimento degli operatori privati. Credo che al giorno d’oggi in seguito ad un decadimento della classe politica, soprattutto a livello nazionale assistiamo ad una disaffezione alla cosa pubblica. L’unico modo per evitare questi fenomeni a livello comunale credo sia intensificare l’ascolto della cittadinanza e soprattutto operare in maniera il più trasparente possibile.

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